TIGLIO

Il tiglio selvatico (Tilia cordata Mill.), appartenente alla famiglia delle Tiliaceae, è una specie originaria delle foreste miste calde in estate, dal nord della Spagna fino al Caucaso. In Italia è diffusa prevalentemente al centro-nord, ma è presente anche in Campania, Basilicata e Calabria fino a 1400 m s.l.m. Attualmente, viene usato specialmente come pianta ornamentale in parchi, giardini e alberature stradali. Si tratta inoltre di una specie mellifera, impiegata nella produzione del miele di tiglio.
Il tiglio selvatico è un albero che raggiunge i 40 m di altezza, con portamento largamente colonnare. La sua corteccia è grigia e liscia in fase giovanile, ma col passare del tempo diventa più scura e profondamente fessurata. Le foglie sono cuoriformi, di colore più scuro sulla pagina superiore, mentre sulla pagina inferiore presentano dei ciuffi di peli color ruggine all’ascella delle nervature, rendendolo riconoscibile dalle altre specie di tiglio. I piccoli fiori, dal colore giallo-crema e dal profumo intenso, sono riuniti in gruppi di 5-10. Il frutto è a capsula e ovaliforme.
Il suo legno ha un colore tendente al giallo pallido, è omogeneo e facilmente lavorabile, ma non ha grande resistenza meccanica. Viene impiegato nella realizzazione di piccoli oggetti, soprattutto da cucina, ma, per via della sua stabilità dimensionale, viene molto apprezzato anche da scultori e intagliatori.
In Friuli Venezia Giulia è diffuso, ma manca nella bassa pianura friulana. Nel Carso è spesso coltivato nelle vicinanze delle chiese, ma è possibile trovarlo anche allo stato spontaneo.