ROBINIA

La robinia (Robinia pseudoacacia L.) appartiene alla famiglia delle Fabaceae ed è una latifoglia pioniera proveniente dal Nord America, che è stata introdotta in tutto il mondo come pianta ornamentale e da frutto, diventando poi invasiva in molte aree. In Italia è comunissima in tutte le Regioni.
La robinia raggiunge i 25 m di altezza, ha una chioma leggera di colore verde chiaro. Le foglie sono composte da 11-21 segmenti ovati e con margine semplice, lunghe fino a 30-35 cm. Sui rami si trovano numerose spine, che sono assenti parzialmente o totalmente nelle varietà ornamentali. I frutti sono legumi lisci, lunghi 5-10 cm e di colore rosso-bruno a maturità. I fiori bianchi e lunghi 2-3 cm, sono raggruppati in grappoli penduli. Questi emanano un forte profumo e producono abbondante nettare, che viene raccolto dalle api per produrre il “miele di acacia”, dal colore chiaro.
Questa specie è caratterizzata da un accrescimento molto rapido e si trova in aree molto disturbate, come scarpate, margini stradali e linee ferroviarie, dal livello del mare fino alla fascia montana. Per via della sua grande capacità di vegetare in ambienti che per altre specie risulterebbero ostili, la robinia viene utilizzata per il rimboschimento delle aree rimaste senza copertura vegetale in seguito a pratiche errate di gestione del suolo. Inoltre, per via del suo apparato radicale sviluppato, viene anche impiegata su pendii e scarpate per proteggerle dall’erosione. Infine, essendo una leguminosa, intraprende relazioni simbiotiche con batteri azoto-fissatori e quindi migliora le condizioni della stazione in cui si trova, rendendo l’azoto più disponibile per le piante che la circondano.
Il legno è caratterizzato da durame differenziato ed è duro, pesante e resistente all’umidità. Per questi motivi viene molto impiegato come sostituto di legni tropicali, andando a favorire anche il rallentamento della deforestazione nelle aree tropicali. Principalmente il legno di robinia viene utilizzato per realizzare pali, legna da ardere, mobili da esterno e parquet.
In Friuli Venezia Giulia, la robinia è stata introdotta all’inizio del XX secolo al fine di consolidare le scarpate ferroviarie ed è stata utilizzata dopo la Seconda Guerra Mondiale per rimboschire i boschi distrutti dai conflitti bellici.