FRASSINO
Il frassino maggiore (Fraxinus excelsior L.), appartenente alla famiglia delle Olegaceae, è un albero diffuso dall’Asia minore all’Europa e predilige terreni profondi e umidi, benché riesca a crescere anche sulle rocce.
Tra tutte le specie di frassino, il maggiore è quella che raggiunge le altezze più elevate, arrivando fino a 40 m. Ha un tronco dritto e slanciato che può misurare fino a 1 m di diametro e presenta una corteccia grigio-brunastra screpolata longitudinalmente. Le sue gemme sono riconoscibili per via del colore nero e della superficie vellutata. Le foglie del frassino, di colore verde scuro, sono opposte e imparipennate e sono formate da 9-13 segmenti quasi privi di picciolo. I piccoli fiori di colore verdastro sono raccolti in infiorescenze, compaiono sui rami prima delle foglie e sono caratterizzati dall’assenza di calice e corolla. I frutti sono costituiti da noci alate (samare), con un seme situato alla base, che riescono ad essere staccati dall’albero solo da forti venti.
Il frassino maggiore, pur trovandosi anche a quote più basse, è una tipica pianta di montagna, con optimum nella fascia submediterranea.
Il suo legno ha un colore chiaro ed è molto apprezzato per la sua resistenza e l’incredibile flessibilità. Viene infatti impiegato nella produzione di mobili, strumenti musicali, racchette da tennis, botti per il vino e attrezzi agricoli. Inoltre, i primi sci erano realizzati proprio in legno di frassino maggiore.
In Friuli Venezia Giulia, l’area prealpina collinare è particolarmente vocata alla diffusione del frassino maggiore e dell’acero montano (Acer pseudoplatanus L., 1753). Si tratta di soprassuoli giovani che, se si rivelassero di qualità elevata, potrebbero costituire un patrimonio di valore per il futuro. Tuttavia, sarà fondamentale valorizzare fin da subito una specie di notevole pregio come Fraxinus excelsior. Nello specifico, questa tipologia di formazione si può trovare ad esempio nelle Valli del Natisone e del Torre e nella Val Colvera.