«Rafforziamo il tessuto imprenditoriale agricolo e forestale e valorizziamo, nel contempo, il patrimonio rurale e boschivo con due finalità chiare: contrastare l’abbandono dei territori montani e scongiurare il dissesto idrogeologico». È la strategia che, come spiega l’assessore alla Montagna, Stefano Zannier, la Giunta regionale ha formalizzato in un emendamento salva-montagna alla recente legge di Stabilità.
«Le finalità – ha detto Zannier – vengono perseguite su due livelli: uno di carattere pianificatorio, che prevede una strategia regionale per l’attività agricola e forestale in montagna, e uno immediatamente operativo che promuove lo sviluppo di attività economiche di giovani imprenditori nei territori montani obbligandoli, a fronte dell’aiuto ricevuto, a mantenere la residenza in montagna per cinque anni. Una misura, questa, che mira a combattere anche l’annoso problema della polverizzazione fondiaria».
Per gli interventi immediati vengono stanziati, da subito, 800mila euro, «in vista di incrementare il pacchetto finanziario necessario a coprire il doppio registro di azione, quello regolamentare e quello di pianificazione ad ampio raggio – a proposito del quale Zannier evidenzia che – era tempo si disegnasse un quadro ampio di governo concernente le misure per l’agevolazione e la regolamentazione dell’attività agricola e forestale in montagna, individuandone le criticità e definendo, ove necessarie, le azioni di rilancio».
Per ciò che riguarda, in dettaglio, i contributi a fondo perduto immediatamente operativi, le risorse sono concesse in conto capitale per progetti di costituzione o sviluppo di imprese operative nella produzione di prodotti agricoli, allevamento e attività connesse, trasformazione di prodotti agricoli anche in prodotti non agricoli, commercializzazione di prodotti agricoli, gestione forestale sostenibile, attività di trasformazione del legno.
Gli aiuti, secondo i regolamenti comunitari in regime de minimis, interessano il territorio montano individuato nei Comuni delle zone B e C di svantaggio socioeconomico e sono concessi per compravendita di terreni, compravendita, costruzione o miglioramento di beni immobili, interventi di pianificazione e gestione forestale, compravendita di macchinari, attrezzature e animali e compravendita e messa a dimora di piante. Sono ammesse a contributo anche spese di promozione, tecniche, generali, amministrative e per la conduzione aziendale.
I contributi sono concessi fino all’intensità massima del 100%, per la compravendita di terreni e dell’80% per le altre spese ammissibili. Possono farne richiesta i giovani (41 anni non ancora compiuti) oppure le imprese condotte da giovani, con facoltà di cumularli, nei limiti previsti dalla normativa europea di riferimento, con finanziamenti agevolati erogabili per le stesse spese in base alla disponibilità del Fondo di rotazione regionale per interventi nel settore agricolo. (Fonte: ARC)